L'agenzia aborra le recensioni cinematografiche e questa non lo è, ci limitiamo ad ordinarvi di vedere sto film. Perché il regista si conferma davvero grande per cultura e sensibilità ed è chiaro che la vicenda del film sia una esperienza direttamente da lui vissuta e conosciuta. Conferma anche il suo amore per Schubert, peccato che il pianista scelto sia un francese.
Poi se dopo aver visto il film urge un po' di ironia, il pronto soccorso:
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