venerdì 21 dicembre 2012

jogurt, creatina & rocknroll

Il competente ed esperto Ciro Ferrara è stato esonerato. Ma non ti crucciare, Ciro, quelli come te troveranno sempre una panchina disponibile. A noi comunque piacerà sempre ricordarti così:




mercoledì 12 dicembre 2012

e Turkmenistan sia!

I lettori hanno votato, dobbiamo andare in Turkmenistan. Preso il biglietto:

ANDATA - venerdì 28 dicembre 2012

11:30BLQ Bologna InternationalTurkish AirlinesTK1322
15:05IST Istanbul Ataturk2h 35min 
  Coincidenza in aeroportoLunga attesa6h 05min 
21:10IST Istanbul AtaturkTurkish AirlinesTK322
03:45 (+1)ASB Ashgabat3h 35min 
Ritrovo con Philemon Majinga, attualmente in Indonesia (vedi articolo precedente), all'aeroporto di Aşgabat. Già fissata la visita al "Museo delle Belle Arti" per vedere il tappeto più lungo del mondo (194 m2). Dopodiché si viaggerà a zonzo, anzi si farà un giringiro:

[er Pandora]

lo zibetto delle palme

Riceviamo da Philemon Majinga, attualmente in Indonesia, un gustoso aneddoto.
Pare che nella isola di Lombok (arcipelago delle Nusa Tenggara) si beva un caffé molto particolare: forse stufi del solito gusto, forse spossati dall'umido clima indonesiano, alcuni abitanti hanno inventato una nuova varietà utilizzando i semi di caffè trovati nelle feci del Paradoxurus hermaphroditus, lo zibetto delle palme. Il caffè così ottenuto prende il nome di KOPI LUWAK (kopi = caffè, luwak = nome locale dello zibetto delle palme).
Philemon assicura che il Kopi Luwak abbia un gusto assai meno amaro del nostro caffè. Molto bene. Chiunque sia curioso riguardo a questo "caffè di merda" è comunque ostacolato dal prezzo: Philemon ha ricevuto un trattamento di favore, ma trattasi del caffè più caro al mondo.


il produttore del caffè più costoso al mondo

lunedì 10 dicembre 2012

Uno Zeman ad Hong Kong

Dici Zeman e pensi alla lirica tambureggiante delle proiezioni verticali ricamate da un sarto bohemo fatte apposta per esser indossate dal profumo dell'estro più libidinoso, e riversate nell'attimo seguente su di un campo da calcio per godere e far godere.

E invece, passeggiando nei sobborghi del sudest asiatico ho scoperto che qua lo Zeman a cui tutti affidano le proprie ambizioni e i propri sogni di nome fa Allan.
Anzi probabilmente se parli di Zdenek il pensiero di tutti ricadrebbe su un detersivo polacco da quattro soldi, appena importato e già finito sullo scaffale di un supermercato cinese insieme a tutti gli altri fratelli e surrogati in attesa di esser provato da un cliente qualsiasi.

E invece lo Zeman d'oriente è un magnate di buona famiglia, nato in Germania, cresciuto in Canada e arricchitosi spropositatamente ad Hong Kong.
Insomma ben poco a che fare con la lirica, con la poesia o con le verticalizzazioni più sublimi del maestro venuto dal Regno di Boemia.
Per la cronaca ha affari che partono dal cinema, dalla moda, dalla proprietà privata, naturalmente dalla filantropia per arrivare all'alta finanza (che qualche naziconomist del nostro tempo ha ancora il coraggio di definire creativa).

Come si fa a scambiare anche lotanamente un povero businessman con un filosofo boemo?! Mistificare l'ultimo barlume di luce fra le scure del calcio industriale con un piccolissimo imprenditore che scorrazza con la sua flotta di jet privati fra i terminal più lussuoreggianti degli aeroporti del mondo?!

E sentire che uno Zeman così possa esser scambiato con tutt'altro Zeman mi fa reagire d'impulso.

Aver appreso una notizia così triste non può che rafforzare il mio disamore per ciò che mi circonda in questa parte di mondo, non perchè sia così diverso da come me l'ero immaginata, ma soltanto perchè tutto ciò che mi sta concretamente intorno di romantico sembra aver perso ogni speranza.
E l'unico Zeman che mi rimarrà sempre caro sarà unicamente Zdenek. Voglio gridarlo il più forte possibile.

L'impressione qua è una ed una sola. Tutto sembra esser improntato drasticamente ad uno scopo, ad un risultato concreto, ad un fine e questo fine non dev'essere bello, non può essere armonico, non deve aver nulla di romantico o essere intriso di storia, ma tristemente utile a se stesso e a te stesso, alla tua carriera, allo scalare posizioni, al tuo fine ultimo che fondamentalmente non rappresenta niente, il solito ritornello del successo che dal dopoguerra ha distrutto miliardi di storie e stracciato fin dalla nascita milioni di splendidi poeti, meravigliosi saltimbanco, grandi artigiani, raffinati registi, umili sognatori, musicisti originali e situazionisti di ogni genere.

E' deprimente e blasfemo riempirsi la vita di niente e scoprirlo soltanto alla fine che quel che ti riempie la casa, ti ha svuotato dentro regalandoti la più effimera delle illusioni, eppure questo è uno dei cardini del nostro tempo, la nostra più assurda normalità, il nostro modo di essere, l'odore di occidente che ci portiamo dietro in ogni angolo di mondo.

L'utilitarismo che mi sta intorno mi affossa, è un calcio violento alla vita, un pugno alla fantasia, uno schiaffo alla bellezza, una bestemmia verso l'estetica e alle sfumature più dolci che derivano da essa.

Ridatemi una verticalizzazione, uno sprazzo di fantasia, un bagliore di ribellione perché sennò qua si muore tra le sbarre dei container rivestiti dal cemento e ultimati dal tocco delle tessere di un mosaico deprimente, ancora calde e appena venute dalla catena di montaggio appena dietro casa.

Una verticalizzazione... Ve ne prego... Solo una... Forse è troppo.

                                               
                                                                       -Kammamuri-

sabato 8 dicembre 2012

Kamma is Back (unfurtunately)

Si, si avete capito bene... Kammamuri è tornato!! Non è un clone, non è una farsa, non è una comparsa, non ha fatto la fine del mai abbastanza compianto Lobbbanovskij. So che la notizia scuoterà il mondo intero, anzi vi preannuncio che proprio in questo momento tutte le agenzie stampa saranno già al lavoro per divulgare questo grandissimo ritorno, come se el Diego si rimettesse la camiseta dell'Argentina e tornasse a vincere el mundial.

Dopo esser stato sottoposto ad ogni tipo di ostacolo nazionalsocialistico si ritorna a scrivere per l'agenzia più coool di sempre, direttamente da Cantao!!  Sono nella succursale più prossima alla sede principale delle Marianne, questo mi fa sentire quasi a casa e mi riempie d'orgoglio marianno.
Non so perchè, ma quasi venti giorni fa passando da Dubai, mi son ritrovato nella megalopoli del sudest asiatico di cui ancora dopo quasi un mese non ho capito un emerita mazza, tranne che il 76A passa di fianco a dove abito e mi porta verso un ipotetico centro che ancora fatico a riconoscere.
L'unica cosa di cui mi rendo conto davvero è di come l'aria pulita di Canton ogni giorno mi ripulisca i polmoni come fossi a pascolare fra le mucche in Valtellina.
Il mio materasso è una porta di legno cinese con il quale ogni notte battaglio, ma il nostro rapporto sta andando oltre le più rosae aspettativae, più passa il tempo e più ci amiamo.

Qua ormai è una mezzanotte qualunque, di un sabato qualunque in un Dicembre qualunque di cui nessuno si accorge. Il traffico è sempre vivo, il rumore che partorisce accompagna ogni istante della giornata e anche durante la notte è l'unica colonna sonora disponibile sulle frequenze cantonesi.
Con questa romantica immagine vi porgo la più dolce buonanotte cantonese, se fossi cinese vi costruirei direttamente l'insegna più kitsch coi neon sparati ad intermittenza per farvi dormire sonni tranquilli.

Ah dimenticavo... Devo assolutamente ringraziare un caro amico, quello che nei momenti bui c'è sempre, ti accompagna in ogni viaggio e in ogni paese, FREEGATE. Senza di lui queste mie parole non sarebbero mai potute arrivare fino ai vostri monitor e forse sarebbe stato meglio per tutti, quindi se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela co FREEGATE!!! Avete capito bene F-R-E-E-G-A-T-E!!!!!

                                                                 -Kammamuri-

giovedì 6 dicembre 2012

RISATE

Roma (TMNews) - Piena solidarietà del ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, al presidente Giorgio Napolitano sulle presunte intercettazioni delle telefonate tra il capo dello Stato e Nicola Mancino. "Quello che voglio esprimere in questo momento - ha detto il capo del Viminale - è una solidarietà piena e totale al capo dello Stato in quanto massima istituzione dello Stato ma anche all'uomo Giorgio Napolitano che con una vita spesa nella serietà della rettitudine non merita tutto questo. Io dico che chi offende e chi lede l'immagine di Napolitano fa un'offesa al popolo italiano. Da parte mia c'è massima indignazione".

PornoJingaInternacional LEDE L'IMMAGINE DI NAPOLITANO e se ne sbatte della Cancellieri.

mercoledì 5 dicembre 2012

5 dicembre 1791 - 5 dicembre 2012



Non mi corico mai senza pensare che, giovane come sono, potrei anche non vedere il giorno seguente. Eppure, nessuna delle persone che mi conoscono può dire ch'io mi comporti come un uomo triste e imbronciato. Di questa serenità, che auguro di gran cuore a tutti i miei fratelli, io ringrazio ogni giorno il Creatore.